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"Il Cibo e la Libertà. Come affrontare la globalizzazione del cibo."

Il movimento Slow Food si è dato tre obiettivi concreti per affrontare, entro il 2016, altrettanti aspetti critici rispetto al cibo e all'alimentazione sul Pianeta:
- Caricare su di un'arca metaforica almeno 10.000 prodotti alimentari a rischio di scomparsa, proponendone l'uso e la valorizzazione. L'intento è quello di arginare il diluvio globale che inonda e distrugge, attraverso l'omologazione e la magica soluzione OGM, la biodiversità coltivata ed allevata.
- Costituire 10.000 nodi della rete libera mondiale dei produttori di cibo di Terra Madre: un sistema di raccordo tra comunità del cibo e piccoli produttori locali perché condividano problematiche e soluzioni. Si vuol favorire una pluralità di sistemi di produzione del cibo locali, come alternativa all'omologazione delle produzioni multinazionali per garantire sempre maggior sovranità alimentare e sempre minori dipendenze dal mercato globale.
- Promuovere e sostenere 10.000 orti in Africa realizzati dalle comunità locali valorizzando le capacità e tutelando la biodiversità come startup di nuove realtà produttive locali che sfamino il continente. Liberare il mondo dalla fame e dalla carenza di cibo è possibile ed è una battaglia di civiltà che non può escludere nessuno ma va a beneficio di tutti.
Con questi e altri strumenti Slow Food cerca di dare il suo contributo per affrontare la globalizzazione del cibo. Ne discuteremo con uno dei leader nazionali del movimento il 27 febbraio 2015, portando testimonianze e risultati concreti.